The Five Demands

Un prigioniero repubblicano detenuto nel carcere di Maghaberry ha avviato un’azione legale contro la sospensione della classi di gaelico per la mancanza di un insegnante

Ciarán Mac Giolla Bhéin del Conradh na Gaeilge (organizzazione social culturale che promuove la lingua gaelica in Irlanda e nel mondo, ndr)  ha affermato che “la negazione o la sospensione delle classi di gaelico, è in contrasto con l’Accordo del Venerdì Santo e altri trattati internazionali, ratificati dal governo britannico, volti a proteggere e promuovere la lingua irlandese”.

“In un periodo in cui un numero record di adulti si sta impegnando per apprendere la lingua frequentando le lezioni, le autorità carcerarie dovrebbero garantire  il soddisfacimento della richiesta di lezione di gaelico da parte dei prigionieri, così come fanno per un’ampia serie di lezioni e corsi, e noi non vediamo alcun motivo per sospendere le lezioni di irlandese”.

A promuovere l’azione legale, è l’avvocato Gavin Booth dello studio Phoenix Law.

“Questa prolungata incapacità di reclutare un nuovo insegnante di lingua irlandese, ha destato vere preoccupazioni al nostro cliente, sul fatto che non vi sia una valida giustificazione  per il ritardo e che il NIPS (Northern Ireland Prison Service) non abbia adottato misure idonee all’assunzione di un nuovo insegnante o che siano inadeguate”.

Una portavoce del Ministero della Giustizia ha dichiarato: “L’insegnamento e le competenze nel Prison Service, sono affidate a partners esterni, il Belfast Metropolitan College e il North West Regional College, che stanno attivamente cercando di reclutare insegnanti per impartire lezioni di gaelico nelle carceri di Maghaberry e Magilligan”.

E’ anche trapelato che nessuno abbia partecipato a lezioni da gaelico da almeno un anno.

Fonte The Irish News