PSNI E MI5 ALIMENTANO LA PARANOIA DISSIDENTE

Brian Rowan

Brian Rowan

Quasi quattro anni fa,in un’intervista a Brian Rown del Belfast Telegraph il comando dell’ Oglaigh na hEireann, si vantò “nulla è al di fuori della nostra portata”

Brian Rowan, commentatore del Belfast Telegraph, racconta:” Il commento fu espresso durante un’intervista che io ho condotto,dopo la messi in atto di un’elaborata serie di precauzioni dacoloro con i quali avrei parlato. Avvolto dall’oscurità, in una sera d’inverno, fui prelevato nei dintorni di Clonard Monastery e trasportato, in auto, in una casa, da qualche parte a West Belfast. Dentro,in cima alle scale, fui perquisito e quindi accompagnato in una stanza da letto, dove tre persone stavano aspettando per parlarmi. Durante l’incontro, uno di loro teneva tra le mani un congegno elettronico tipo scanner, e continuava a provare i colori sul suo display.

Questo è il mondo ‘del gatto e del topo’ in cui operano i dissidenti. Sono costantemente in allerta, come se qualcuno li ascoltasse o sorvegliasse. Sospettano che qualcuno possa sentire le loro conversazioni e registrarle.

Per le forze di sicurezza, i servizi segreti sono fondamentali nella prevenzionie di crimini e attentati, e l’MI5 e la PSNI hanno a disposizione una vasta scelta di dispositivi che li aiutano. I loro sistemi di intercettazione permettono, a chi compie le indagini, di controllare i movimenti dei dissidenti.

Ieri, ho visto uno dei leader dell’ ONH passeggiare e parlare in Falls Road, come se considerasse che sia più sicuro parlare muovendosi,piuttosto che farlo nella stessa strada, stessa casa o ufficio. Per i dissidenti, la sfida è operare al di fuori del sistema di intercettazioni, sebbene il lavoro di polizia e dei servizi segreti sia assicurare che questo non accada,grazie a sistemi che sono diventati parte essenziale del loro operare. Basta guardare quante operazioni sovversive sono state interrotte, a quanti arresti si sono effettuati, a quante bombe sono state disinnescate evitando la loro esplosione. Questa non sono casualità ma, spesso, il prodotto finale di un grande lavoro intellettivo.

Sappiamo che sono stati rimossi i componenti esplosivi dalle bombe, che sono state intercettate le armi, che ci sono quelli all’interno delle organizzazioni dissidenti – le cosiddette segrete fonti di intelligence umana – che stanno lavorando anche per le forze della legge e dell’ordine.

Tuttavia, tutto questo non è frutto al 100% dell’attività di intelligence. In questo oscuro mondo, il pendolo oscilla da destra a sinistra, ora per un successo della polizia, ora uno dei dissidenti.

Ci sono momenti in cui, gruppi come l’Oglaigh na hEireann, hanno paura di agire, paura di parlare. Continuano a chiedersi chi potrebbe osservarli, chi potrebbe ascoltarli e chi, all’interno di loro stessi potrebbe essere la talpa”.

“Cos’è stata la conversazione di cui sono stato testimone,ieri, in Falls Road? Che cosa avrebbero dovuto temere coloro che potevano ascoltare? I dissidenti devono sapere che quasi tutto ciò che pianificano e ciò di cui parlano, è obbiettivo della sorveglianza della MI5  e della PSNI. Ecco il perchè dei tanti fallimenti.

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