STRAGE DI MASSEREENE. RIPRENDE IL PROCESSO A MARIAN PRICE

Riprendono le udienze del processo contro Marian Price, leader Repubblicana 59enne imputata per aver, secondo l’accusa, “acquistato un telefono cellulare a scopi terroristici”

Sarebbe Marian Price, secondo il Pubblico Ministero Tessa Kitson, la donna filmata dalle telecamere di sorveglianza del supermercato Tesco di Newtownabbey mentre comprava il cellulare da cui, un’ora e cinque minuti dopo, partì la chiamata di rivendicazione dell’attentato di Massereene.

Era l’8 marzo 2008, il giorno dopo la strage in cui morirono due soldati britannici, Mark Quinsey e Patrick Azimkar.

Marian Price, reduce da tre anni di internamento in isolamento, è accusata in quanto avrebbe “legami con i dissidenti Repubblicani della RIRA”, e “non avrebbe potuto in alcun modo essere all’oscuro dello scopo per cui quel telefono sarebbe stato usato”.

Tuttavia, la difesa ripete che le accuse sono infondate e che l’imputata è innocente.

Da Marian Price stessa, nessun commento sulla vicenda, e ha rifiutato di fornire il nome o i nomi la persona o le persone a cui secondo l’accusa avrebbe consegnato il telefono.

Il processo continua.

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