STEPHEN MURNEY IN CARCERE. ÉIRÍGÍ DENUNCIA: “È POLIZIA POLITICA”

Di seguito la traduzione dello statement appena diffuso da Éirígí dopo l’arresto di Stephen Murney, attivista di spicco di Newry, prelevato ieri a casa sua dalla PSNI dopo una campagna persecutoria in atto già da tempo
Il partito Socialista Repubblicano Éirígí condanna l’arresto e la detenzione di uno dei suoi membri di Newry. Nelle parole di Breandán Mac Cionnaith, segretario del partito: “Ancora una prova del fatto che la PSNI abbia messo in piedi un regime di polizia politica”.
Mac Cionnaith ha dichiarato: “L’anno scorso, in settembre, Stephen Murney fu arrestato dalla PSNI durante una serie di raids nell’area di Derrybeg, a Newry. Stephen si era presentato sul luogo dei raids per portare solidarietà e consiglio a coloro che ne erano stati vittime. I membri della PSNI si offesero e lo arrestarono, attaccandolo davanti a numerosi testimoni. Poi fu accusato – ingiustamente – di aver aggredito quelli che lo avevano aggredito.
“Nell’aprile di quest’anno, sebbene Stephen avesse contestato le accuse che gli erano state mosse, una corte accettò le inconsistenti prove contro di lui nonostante gli agenti della PSNI si fossero palesemente contraddetti dando le loro testimonianze, e lo multarono per 600 sterline.
“Stephen rese subito chiaro che non avrebbe pagato la multa, in quanto riteneva la decisione della corte sbagliata e ingiusta.
“Ieri, Stephen è stato arrestato a Newry dagli agenti della PSNI e portato direttamente a Maghaberry, dove è ancora detenuto.
“Stephen Murney, insieme ad altri membri di Newry, è stato fortemente attivo nell’alzare il profilo del partito in quell’area. Come portavoce locale di Éirígí, Stephen ha pubblicamente portato in luce numerose questioni che causano alla popolazione gravi preoccupazioni, non ultimo il chiaro regime di polizia politica attuato dalla PSNI a Newry e nelle aree circostanti. Inoltre, Stephen si è occupato di evidenziare casi in cui sia la PSNI sia i servizi d’intelligence (MI5) hanno tentato di reclutare abitanti locali come spie e informatori”.
“L’arresto di Stephen e la sua detenzione”, ha continuato Mac Cionnaith, “non è nulla di meno che un chiaro tentativo di impedirgli di portare avanti attività politiche legittime.
“Se la PSNI e i tribunali credono di poter far desistere attivisti come Stephen Murney dal coinvolgersi in normali attività politiche – che era ciò che Stephen stava facendo quando è stato arrestato la prima volta – rimarranno delusi”.