GERRY McGEOUGH. NEGATA LA ROYAL PREROGATIVE OF MERCY

L’ex militante dell’IRA ha perso la sua battaglia legale per ottenere la concessione della Royal Prerogative of Mercy. Secondo quanto stabilito dai giudici, mancano requisiti “territoriali”
Fatto. Per poter beneficiare della Royal Prerogative of Mercy, introdotta dall’Accordo del Venerdì Santo, è necessario aver scontato in carcere almeno 2 della propria condanna. Condicio sine qua non: il periodo di reclusione è ritenuto “valido” al fine della RPM se prestato all’interno della giurisdizione della Repubblica di Irlanda o degli Stati Uniti, Stati firmatari del Belfast Agreement.
Gerry McGeough, condannato a 20 anni per il tentato omicidio di Samuel Brush nel giugno 1981, ha scontato periodi di detenzione in Germania e USA. Lassi temporali non sufficienti a far valere le ragioni sollevate dagli avvocati della difesa; ragioni in merito a disparità di trattamento sulla base di altri casi analoghi: James McArdle, il cecchino Armagh responsabile per l’attentato ai Docklands di Londra nel 1996, militanti dell’IRA condannati per l’omicidio di Herbert Westmacott – Capitano della SAS – avvenuto a Belfast nel 1980, e sei dei “fuggitivi” dal Maze nel 1983 .
Respingendo l’azione legale di McGeough, Sir Anthony Hart – affiancato da Lord Chief Justice Morgan and Mr Justice Gillen – ha dichiarato: “Noi accettiamo che le circostanze della decisione di esercitare la RPM in ciascuno di questi casi (sopra elencati ndr) sono stati coerenti e basate sulla posizione che solo coloro che hanno servito un periodo di due anni di reclusione all’interno della giurisdizione degli Stati Uniti Unito o della Repubblica d’Irlanda devono essere considerati idonei per l’esercizio della RPM” ed ha concluso “Dinnanzi a noi non ci sono prove a sostegno dell’affermazione dell’onorevole McGeough che vi sia una qualche forma di accordo tra Sinn Fein e il governo di impedire l’esercizio della RPM a favore del Sig McGeough”.
Stando ai termini dell’Accordo del Venerdì Santo, Gerry McGeough dovrebbe tornare in libertà nei primi mesi del 2013.