LA FAMIGLIA DUFFY DI NUOVO NEL MIRINO DELLE FORZE DI SICUREZZA: TRE ARRESTI

Sono Paul, Damien e Shane Duffy tre dei cinque “sospetti dissidenti” arrestati sabato scorso e accusati di terrorismo: saranno rimandati in custodia a Maghaberry
Ricomincia la persecuzione per la famiglia Duffy: appena due mesi fa, Colin Duffy, leader Repubblicano di Lurgan, è stato dichiarato innocente dopo due anni d’internamento a Maghaberry, e oggi per tre membri della sua famiglia si apre la stessa strada.
Arrestati sabato scorso in un’operazione della PSNI “in congiunzione con i servizi segreti britannici”, che la polizia nordirlandese non manca di ringraziare immediatamente (rifiutando però di rivelare alla difesa il nome del corpo che ha offerto collaborazione), i tre devono rispondere di “coinvolgimento in attività terroristiche”, “cospirazione di omicidio”, “cospirazione per causare un’esplosione”. Paul e Damien Duffy, 47 e 42 anni, fratelli, sono stati accusati di aver “raccolto informazioni logistiche a scopi terroristici”, e Paul Duffy anche di “aver comandato un gruppo terrorista dissidente repubblicano” tra il 29 novembre 2009 e il 14 maggio di quest’anno.
I tre – membri del Family and Friends of Republican Prisoners Maghaberry – sono apparsi oggi davanti alla Lisburn’s Magistrates Court scortati da una squadra in tenuta antisommossa, dove hanno però trovato il supporto di una folla di amici e sostenitori.
Nessuna richiesta di licenza da parte dell’avvocato difensore, Joe McVeigh, che ha però puntato i riflettori sui “degradanti” metodi con cui sono state svolte le indagini: durante alcune perquisizioni, avvenute nelle abitazioni di Shane Duffy e Paul Duffy alle 5 del mattino, gli agenti hanno addirittura “interrogato i bambini filmandoli con una videocamera”: il Detective Sergeant Gibson, che ha dato la sua deposizione in tribunale, si è detto “d’accordo” con l’avvocato nel ricordare la validità dei diritti imprescindibili dei bambini stabiliti dalla Convenzione Europea dei Diritti Umani, accettando poi di “dare una garanzia” che, “se si potrà fare”, i video verranno cancellati.
“La famiglia Duffy sta subendo una persecuzione continua, e vuole una ragione per questo”, ha poi dichiarato l’avvocato McVeigh.
Ad Omagh, un’altra udienza si sta svolgendo contro le altre quattro persone arrestate nella stessa operazione. Per tutti gli interrogatori, la PSNI aveva ricevuto mercoledì l’autorizzazione ad usufruire di “giorni extra”.
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