SUPERGRASS TRIAL. LE “SIMULAZIONI” DI TESTIMONIANZA DI ROBERT STEWART

Terza settimana di processo contro Mark Haddock e altri 13 imputati per l’assassinio del leader UDA Tommy English. Al banco ancora Robert Stewart

“Sapevo che la mia testimonianza era piena di contraddizioni e anomalie quando l’ho rilasciata, ma credevo di dire la verità”.
Robert Stewart, nuovamente faccia a faccia con l’avvocato difensore Arthur Harvey,  cerca di giustificare la sua affermazione secondo la quale la verità “varia di giorno in giorno”.Viene a galla un interrogatorio a cui Stewart venne sottoposto in località segreta il 13 novembre 2008. Gli agenti di polizia avrebbero simulato una deposizione processuale per dare un’idea al testimone a cosa avrebbe potuto andare incontro. “Non importa se la tua memoria e la tua testimonianza mostrano dei difetti – la versione verrà sostenuta  fino a quando non ammetterai in tribunale di aver mentito e il contratto sarà onorato”. Questa frase estrapolata dalla trascrizione dell’interrogatorio fomenta i dubbi che il processo sia in realtà un’bluff’, ma Robert Stewart sostiene che l’intenzione di poliziotti in quel frangente, era semplicemente quella di “rassicurarlo”.
“Si sta tentando di ricordare 160 cose diverse accadute in un periodo di 14 anni, lo so. Sono rimasto seduto in quella camera di interrogatorio per otto settimane – ho fatto del mio meglio “, ha sotttolineato il testimone.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.