SUPERGRASS TRIAL. STEWART NEGA DI BASARSI “SOLO SU SUPPOSIZIONI”
Sospettato di non fondare la propria testimonianza su “ricordi lucidi” ma solo su supposizioni e di aver ricattato i membri della Parole Commission perché gli concedessero un rilascio anticipato, il supertestimone dell’UVF riufiuta entrambe le accuse.
Continua il processo per l’omicidio di Tommy English, leader UDA, ucciso a colpi di arma da fuoco il 31 ottobre 2000 nel corso di una faida fra i due gruppi paramilitari lealisti UVF e UDA.
Durante l’udienza odierna, Stewart ha respinto, oltre a quelle già citate, anche le accuse di aver ordinato un pestaggio punitivo per alcuni degli imputati contro cui sta testimoniando, e di non aver deliberatamente menzionato alcune prove chiave contro uno di loro, Darren Moore.
Inoltre, quando gli viene rinfacciato di aver ricattato un agente di polizia minacciando di non testimoniare se non l’avesse fatto uscire di prigione, ammette: “È stata una delle tante stupidaggini che ho detto e che non avrei dovuto dire”, negando però di aver tentato di ricattare con gli stessi mezzi anche la Parole Commission.