SUPERGRASS TRIAL, QUARTO GIORNO

Mark Haddock è sempre stato gentile con me”, dichiara Robert Stewart durante il quarto giorno di udienza del Supergrass Trial.

di Elena Chiorino

Nuovo controinterrogatorio serrato per il supertestimone dell’UVF. L’avvocato difensore di Haddock, Frank O’Donaghue, ha domandato a Stewart se avesse intenzione di criticare Haddock; questa la risposta: “Perché dovrei volerlo criticare? Per essere onesto, è sempre stato piuttosto gentile con me. Non sono qui per criticare nessuno. L’ho spiegato centinaia di volte,” ha aggiunto in seguito, negando di aver stabilito in precedenza che cosa dichiarare insieme a suo fratello e agli altri testimoni, “Mark Haddock era a capo di tutto, e ogni ordine giungeva da lui. Non sto nominando lui a caso. Voleva Tommy English morto.”
O’Donaghue è poi passato a leggere una dichiarazione della moglie di Tommy English, secondo la quale l’uomo che ha sparato era “alto sei piedi, ben rasato, aveva spalle larghe, i capelli a spazzola e labbra piene”, e ha chiesto a Stewart se si trattasse di lui. Stewart ha negato.
Dopo che Stewart ha iniziato a ripetere, in risposta ad altre domande, le ragioni per cui risultano discrepanze fra questa sua testimonianza e la prima fornita alla polizia tre anni fa – che, come lui stesso ha ammesso, non corrispondeva a verità – Haddock gli ha gridato di “cambiare disco”, imprecando, e rischiando l’espulsione dalla corte, come minacciato dal giudice.
Verso la fine della mattinata, Stewart ha poi attaccato O’Donaghue: “Secondo me, lei si sta arrampicando sugli specchi. Non ha alcuna prova, è il meglio che possa fare.”
L’avvocato difensore di Haddock è solo il primo dei tanti che hanno il diritto di controinterrogare Stewart: per ora ha impiegato tre giorni, ma non ha ancora finito.

Disegno che ritrae Robert Stewart in tribunale mentre testimonia di fronte al giudice John Gillen (fonte BBC News NI)

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