SUPERGRASS TRIAL: ROBERT STEWART AMMETTE DI SOFFRIRE DI PROBLEMI DI MEMORIA
Stewart, tornato oggi davanti alla Belfast Crown Court per continuare la sua testimonianza, nega di aver mentito a proposito del ruolo di Mark Haddock nella faida lealista che ha portato all’omicidio di Tommy English, leader dell’UDA, ma ammette problemi di memoria legati all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti
di Elena Chiorino
Stewart, che accusa Haddock di essere stato comandante dell’UVF e aver ordinato l’omicidio, rigetta le accuse di falsa testimonianza e le rivolge ad Haddock stesso in risposta al suo avvocato difensore, che ha dichiarato che il suo cliente non ha “nulla a che vedere con l’assassinio”.
Ammette però di aver avuto problemi di alcolismo e tossicodipendenza, spiegando che uno dei loro effetti è “faticare a ricordare”, e insistendo però nell’affermare di non avere mai avuto difficoltà con i “grandi eventi”.
“Potete credermi o no,” dichiara, “ma quello che sto dicendo è che tutte le persone che si trovano qui adesso erano presenti allora.”
Confessa inoltre di aver mentito nella sua prima dichiarazione alla polizia, nel tentativo di “lasciar fuori due persone”, ma nega di averlo fatto nuovamente per “includerne altre”.
Racconta poi di come lui e suo fratello fossero fuggiti dall’Irlanda del Nord undici giorni prima di costituirsi per l’omicidio, dopo aver rubato duemila sterline ai genitori. Dichiara di non ricordare chi dei due lo avesse in seguito confessato ai genitori, e conclude “È terribile. Vorrei non averlo fatto.”
I fratelli Stewart, condannati all’ergastolo dopo aver confessato, hanno visto la loro pena commutata a tre anni e mezzo dopo aver deciso di prendere parte al processo come testimoni di giustizia contro i quattordici ex paramilitari.
Il processo, che si prevede duri quattordici settimane, si svolge secondo regole innovative che, per la prima volta in Irlanda del Nord, permettono ai giornalisti di diffondere le notizie su Twitter direttamente dalla corte; non mancano intanto le proteste dei sostenitori dei quattordici imputati, che associano questo caso ai “supergrass-trials” degli anni ’80, quando paramilitari sia lealisti che repubblicani venivano incarcerati su esclusiva testimonianza di ex compagni.