TOUR OF THE NORTH. LE LOGGE POTREBBERO RICORRERE CONTRO LE RESTRIZIONI IMPOSTE DALLA COMMISSIONE PARATE

Due logge dell’Orange Order,destinate a subire le restrizioni imposte ai percorsi in transito per l’interfaccia di Ardoyne, si riuniranno per decidere se chiedere un riesame del provvedimento adottato dalla Commissione Parate

di Elena Chiorino

La settimana scorsa, la Commissione Parate ha imposto a due parate orangiste il divieto di attraversare parte dell’area di Ardoyne (precisamente, l’incrocio fra Woodvale Parade e Woodwale Road e quello fra Hesketh Road e Crumlin Road), in passato teatro di violenti scontri, nonostante nessun accordo fosse stato raggiunto.
Winston Irvine, dal North and West Belfast Parades and Cultural Forum, accusa ora la Commissione Parate di “aver totalmente mancato di rispetto” e di aver anzi “mostrato disprezzo” nei confronti della cultura Protestante, “minando totalmente il processo di mediazione e causando un profondo e diffuso senso di oltraggio e di rabbia”.
“La Commissione Parate dovrà rispondere a molte domande”, aggiunge poi, riferendosi a come sia stato condotto l’infruttuoso processo di mediazione: il gruppo di Irvine ha intavolato fin dal mese di Marzo trattative con il CARA (Cultural Forum Crumlin Ardoyne Residents’ Association); la Commissione Parate, non ritenendole risolutive, ha incontrato un’altra associazione di residenti, il più radicale GARC (Greater Ardoyne Residents’ Collective). Tramite un suo portavoce, però, la Commissione Parate sostiene che questi incontri siano avvenuti soltanto dopo che la decisione di imporre le limitazioni era già stata presa, che il CARA è ritenuto l’organo rappresentativo ufficiale dei residenti e che il GARC non è considerato parte del processo.
“La Commissione”, conclude Irvine, “sarà doverosamente costretta a rivedere la sua decisione”. Sono infatti previsti ulteriori incontri nei prossimi giorni per tentare di giungere ad un accordo, nonostante le possibilità appaiano piuttosto remote anche da Internet: qualche giorno fa un sito repubblicano ha citato le parole di un membro del GARC che sosteneva che le trattative condotte dal CARA non riguardino la maggioranza dei residenti, e che i problemi relativi alle parate non si risolveranno, perché i residenti non sanno effettivamente cosa si stia discutendo o decidendo in loro nome.

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