IL PROCESSO MARIAN PRICE

I sostenitori del movimento e dell’ organizzazione di Marian Price hanno dichiarato poche ore fa che l’arresto della loro leader e degli altri repubblicani è un attacco dello stato alla libertà di parola

di Doris Ercolani

Il Republican Network for Unity (RNU) ha preso le parti della leader del 32csm, sostenendo che la decisione di riportarla in tribunale ed in carcere sia di fatto un arbitrario internamento.  La decisione è stata presa dal Segretario di Stato Owen Paterson, che sostiene che “la minaccia rappresentata dalla Price fosse decisamente aumentata”.
Accusata di aver incoraggiato il supporto ai gruppi paramilitari (avendo presenziato alla parata della Real IRA a Creggan il lunedì di Pasqua), la Price è comparsa in tribunale questa mattina a Derry. Tra le accuse, un sergente della polizia ha detto alla corte che l’ imputata non solo era stata alla commemorazione di Pasqua nel cimitero della città, ma che era stata lei a tenere il foglio di carta dove era scritto il testo della dichiarazione letta da un ‘uomo dal viso coperto da un passamontagna.
Nello statement si dichiaravano “servi dell’occupazione” gli agenti della PSNI e  quindi “obiettivi legittimi”. E proseguiva “La regina d’Inghilterra è ricercata per crimini di guerra in Irlanda e non è la benvenuta sulla terra irlandese. Faremo del nostro meglio per assicurarci che lei riceva questo messaggio “.  L’avvocato difensore ha sostenuto che l’imputata Price tenne il foglio solo perchè era una giornata particolarmente ventosa, ma non aveva idea di che cosa ci fosse scritto sopra.
In un intervista il Segretario di Stato Owen Paterson ha dichiarato: “La mia priorità è la sicurezza della gente dell’Irlanda del Nord. Il Governo non esiterà ad usare tutti i poteri a sua disposizione in base alla legge per contrastare la minaccia terroristica”.  Così le ha revocato la licenza, licenza che la Price aveva ottenuto dopo essere stata condannata insieme alla sorella per l’attentato dell’IRA alla Old Bailey a Londra del 1973. Nell’ attacco alla Old Bailey (Central Criminal Court e Hillgate House – un edificio governativo) e in quello al centro di reclutamento dell’esercito di Whitehall rimasero ferite 200 persone e un uomo morì in seguito ad un attacco cardiaco.   Le due sorelle Price, ritenute tra i responsabili di questa campagna dell’ IRA sul suolo inglese, furono fermate insieme a Hugh Feeney e altri sette mentre si trovavano a bordo di un volo diretto verso l’Irlanda. Furono tutti processati e condannati al Winchester Castle il 14 novembre dopo una discussione della giuria durata due giorni. Anche se inizialmente la condanna fu all’ergastolo, la pena venne ridotta a 20 anni.
Marian Price e sua sorella Dolours, insieme a Gerry Kelly e Hugh Feeney, diedero immediatamente inizio ad uno sciopero della fame per vedere esaudita la loro richiesta di rimpatrio in una prigione in Irlanda del Nord.
Lo sciopero della fame è durato oltre 200 giorni, perché gli hunger stikers sono stati alimentati forzatamente dalle autorità carcerarie.
La Price è oggi una prominente repubblicana, contraria al processo di pace. Sostiene infatti che “Non è certamente questo quello per cui ho lottato e per cui ho sofferto la prigione”.
Leader del 32 Country Sovereignty Movement e importante portavoce dell’Irish Repubblican Prisoners Welfare Association, Marian Price è una perdita gravissima per il movimento repubblicano, e la sua condanna il giorno prima dell’ arrivo della regina ha alzato molte critiche mettendo in evidenza questa strana coincidenza. Infatti, oltre alla Price, molti altri arresti palesemente preventivi sono stati fatti all’interno dei movimenti repubblicani per assicurarsi probabilmente la sicurezza della regina.

A Pagina 2 la Condanna RNU

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