Coalizione unionista / lealista esorta i politici alla ‘disobbedienza civile’ contro il protocollo

Il gruppo è impegnato in una massiccia campagna di ‘disobbedienza civile pacifica’ in opposizione al Protocollo dell’Irlanda del Nord, definito “illegale”

Creare la “massima instabilità politico sociale” è il target fissato per la stagione delle parate orangiste ormai alle porte.

Un rapporto dell’Unionist Voice afferma come sia “incombente” per politici unionisti “reagire con azioni politiche e infliggere alle relazioni nord-sud lo stesso danno che è stato inflitto a quelle est-ovest”.
“E’ assolutamente necessario resistere all’ingiustizia del protocollo e ripristinare un equilibrio per proteggere la pace in Irlanda del Nord”, ha affermato un portavoce dell’UV.
“È del tutto illogico aspettarsi che l’unionismo operi e progredisca all’interno di confini istituzionali che si basano sulla premessa fondamentale secondo cui i diritti e la tutela del nazionalismo devono essere trattati alla stregua di una sacra scrittura, ma quelli unionisti possono essere spazzati via se diventano un impedimento al progredire delle richieste nazionaliste”.
“Questo è un sistema di governo del tutto impraticabile, ingiusto e moralmente ripugnante”.
“Possiamo creare la massima instabilità sociale attraverso una campagna di pacifica disobbedienza civile. Lavorando in tandem, si può creare una potente instabilità che possa far intendere al governo, al governo irlandese e all’Unione Europea, che il protocollo è insostenibile”.

Intanto, dopo la manifestazione di Portadown, sarà Shankill Road il teatro delle prossima parata lealista in opposizione al protocollo. Appuntamento fissato per la serata di giovedì 10 giugno.

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