COLLOQUI A STORMONT: QUALE ACCORDO DI POWER SHARING POTREBBE ESSERE RAGGIUNTO DA SINN FEIN E DUP?

I politici dell’Irlanda del Nord stanno per riprendere i colloqui nel tentativo di ripristinare il power sharing nella regione, dopo oltre 2 anni di sospensione dell’Assembly
Sinn Fein e DUP si siederanno al tavolo delle trattative, sperando di raggiungere un accordo che li vedrebbe tornare a condividere il potere in Irlanda del Nord a Stormont.
Lo Sinn Fein chiede il rispetto dell’uguaglianza e dei diritti, in particolare di coloro di lingua gaelica e ai LGBT, mentre il DUP si rifiuta di fornire concessioni su questi temi.
I colloqui cercheranno anche di ristabilire il North-South Ministerial Council, mentre il British-Irish Council si riunirà nuovamente l’8 maggio.
Perché l’Irlanda del Nord non ha un governo?
Nell’ambito dell’Accordo del Venerdì Santo, il power sharing in Irlanda del Nord richiede la partecipazione dei più grandi partiti delle comunità nazionaliste e unioniste.
A gennaio 2017, lo Sinn Fein si è ritirato dall’Assembly dopo che sono stati resi noti i dettagli della gestione da parte del DUP di un pasticcio relativo al progetto di energia pulita (RHI). Ma nella sua lettera di dimissioni, Martin McGuinness ha esposto denunce molto più ampie sul partito unionista, accusandole di un “atteggiamento negativo” di lunga data verso il nazionalismo e di “vergognosa mancanza di rispetto” per i diritti delle donne, dei LGBT e delle minoranze etniche.
Cosa è successo da allora?
Le dimissioni di McGuinness hanno innescato un’elezione improvvisa, che ha riconfermato Sinn Fein e DUP come i maggiori partiti nel Nord Irlanda. Da allora non sono riusciti a trovare un accordo, ed a complicare ulteriormente le cose ci sono la Brexit e la relazione del DUP con i Conservatori
Nel febbraio 2018 sembrava si fosse ad un passo dall’accordo, ma collassò all’undicesima ora quando il DUP si ritirò. È opinione diffusa che ciò sia avvenuto dopo che lo zoccolo duro unionista aveva espresso la propria opposizione ad un Irish Language Act, sebbene il partito affermi che l’accordo in questione non è mai stato un progetto definitivo.
L’omicidio della giornalista Lyra McKee a Derry, in aprile, e l’evidente pubblico interesse perchè qualcosa si faccia, è stato l’impulso per questa nuova tornata di colloqui.
Quando si terranno i colloqui e chi sarà coinvolto?
I colloqui inizieranno a Belfast martedì 7 maggio e avranno una finestra temporale di tre settimane per raggiungere l’obiettivo. Avranno luogo quindi tra le elezioni locali e le elezioni per il Parlamento Europeo, che si terranno il 23 maggio nel Regno Unito e il 24 maggio in Irlanda.
Questo processo sarà supervisionato dal segretario di stato Karen Bradley e dal ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney. Anche i primi ministri britannico e irlandese, Theresa May e Leo Varadkar, verranno strettamente coinvolti e saranno presenti per la firma di un qualunque accordo finale.
Cosa verrà discusso durante i colloqui?
Irish Language Act
Lo Sinn Fein chiede una legge per un Irish Language Act, a cui il DUP si oppone. L’atto sarebbe simile ai diritti goduti da coloro di lingua scozzesse e gallesse nei loro Paesi, ed è qualcosa di già incluso nell’Accordo di St Andrew del 2006, che il DUP aveva firmato.
Questo è diventato un aspro punto di divisione e altamente simbolico sia per quanto riguarda il trattamento delle minoranze in Irlanda del Nord, sia della guerra culturale che esiste tra lo Sinn Fein e il DUP. Lo Sinn Fein vede il riconoscimento linguistico come parità di trattamento della tradizione nazionalista irlandese – una parte fondamentale dell’Accordo del Venerdì Santo – ma il DUP lo vede come un cavallo di Troia per dare maggiore impulso alla causa repubblicana.
Il successo di questi colloqui dipende proprio da come questo importante problema potrà essere risolto.
Matrimonio tra persone dello stesso sesso
L’Irlanda del Nord è attualmente l’unica area del Regno Unito e dell’Irlanda dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è legale. Lo Sinn Fein vuole che questo cambi, e vorrebbe riconosciuta l’uguaglianza dei diritti ai LGBT, ma il DUP si oppone fortemente.
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso ottenne la maggioranza a Stormont quando venne votato per la quinta volta a novembre 2015, ma il DUP lo bloccò.
Petition of Concerne
Il motivo per cui il DUP è stato in grado di porre il veto sul matrimonio tra persone dello stesso sesso – e farebbe sicuramente lo stesso per altre questioni popolari a cui si oppongono – è perché hanno utilizzato la Petition of Concerne. Concepita per salvaguardare i diritti delle minoranze, in passato è stata usata in modo discutibile da entrambi i partiti.
Il SDLP ha chiesto una sospensione temporanea della Petition of Concerne per consentire all’Assembly di approvare politiche che godono del sostegno della maggioranza ma che il DUP la bloccherebbe. Né lo Sinn Fein né il DUP sembrano desiderosi di rimuovere il veto, ma alcune modifiche potrebbero essere possibili.
L’inchiesta RHI
Uno dei principali fattori scatenanti del collasso di Stormont è stato lo scandalo RHI, che ha visto circa 500 milioni di sterline, denaro dei contribuenti, sprecati in un pessimo progetto per l’energia pulita. Ha causato enormi danni all’immagine del DUP e ai rapporti interni con i partiti, ma l’inchiesta del 2018 sullo scandalo ha anche sollevato interrogativi su ciò che lo Sinn Fein sapeva della gestione del progetto.
Questo non è un rompicapo, ma per entrambi i partiti equivale ad un elefante in un negozio di cristalli. Il risultato dell’indagine è previsto entro pochi mesi, e potrebbe remare contro Arlene Foster, perchè troverebbero giustificazione le critiche originarie dello Sinn Fein contro di lei, risalenti alla fine del 2016. Ma potrebbe anche fornire una più ampia critica di come i ministri operano a Stormont.
Quali sono i possibili esiti?
Il raggiungimento di un accordo
In caso di accordo raggiunto, l’Esecutivo verrà ripristinato e gli MLAs potranno tornare immediatamente a Stormont.
Nuove elezioni
Se non si raggiunge un accordo, è nel potere di Karen Bradley di convocare un’altra elezione dell’Assembly nel tentativo di sbloccare la situazione. Molto è cambiato da quando sono state convocate per l’ultima volta a marzo 2017, ma è improbabile che possano far rientrare tutti i partiti di maggioranza, altri che non siano Sinn Fein e DUP, e quindi ciò porterebbe le cose al punto di partenza.
Ruolo Diretto di Londra
L’altra opzione di Karen Bradley è la reintroduzione del dominio diretto di Londra. Nessuno vuole arrivare a questo, ma potrebbe essere l’unica opzione rimasta per ridare un governo alla regione che è attualmente gestita da dipendenti pubblici che hanno a disposizione budget scarsi.
Questa opzione comprometterebbe l’Accordo del Venerdì Santo e diverrebbe un grattacapo per il governo britannico, in quanto sarebbe fortemente osteggiato dal governo irlandese. Le richieste di autorità congiunta di Londra e Dublino verrebbero dallo Sinn Fein, anche se ciò sarebbe totalmente inaccettabile per il governo britannico e i loro partner nel DUP.
Analisi tratta da Independent