GARY DONNELLY: “IL POLICE OMBUDSMAN E’ UNA TIGRE SENZA DENTI E SENZA CREDIBILITA'”

La decisione del Police Ombudsman di non intraprendere ulteriori azioni nei confronti di un ufficiale che ha utilizzato un account Facebook della PSNI per commentare il caso di Tony Taylor, quando ancora in carcere, è stato descritta come “vergognoso”
Gary Donnelly, consigliere indipendente di Derry, ha affermato che la “ridicola decisione” non sorprende visto che proviene da un’organizzazione che “spazza le violazioni dei diritti umani sotto il tappeto”.
Alla fine dello scorso anno, l’ufficio del Police Ombudsman aveva confermato a Derry News di aver avviato un’indagine, a seguito di numerose denunce presentate, contro una pagina Facebook della PSNI che pubblicava post a riguardo di Tony Taylor, allora prigioniero repubblicano.
Il 9 novembre dello scorso anno, Taylor avrebbe dovuto presentarsi davanti alla Parole Commissioners, ma l’udienza fu rinviata. La stessa sera, la pagina Facebook della PSNI di Craigavon pubblicò una lunga dichiarazione in risposta all’Irish Republican Prisoner News, a proposito della continua detenzione di Taylor.
La dichiarazione recitava: “Se hai simpatia per quelli che parlano di ‘internamento nel 2018’, poniti le domande: PERCHÉ è stata revocata la licenza? PERCHÉ il detenuto condannato non renderà pubbliche tali ragioni?”
“Non è compito nostro o di altri, è compito del prigioniero. Il suo silenzio sull’argomento dovrebbe dirti qualcosa”.
“C’è ovviamente una semplice alternativa alla licenza. Scontare la propria pena la prima volta. Il Republican Sinn Féin (RSF) lo preferirebbe? Sono sicuro che un giudice sarebbe molto felice di esaudire il desiderio: “In realtà vostra eccellenza, vorrei scontare tutta la pena”.
Successivamente il fu rimosso e la PSNI passò la questione all’ufficio del Police Ombudsman.
Taylor tornò in carcere nel marzo 2016, dopo che la sua licenza di rilascio anticipato fu revocata dall’allora Segretario di Stato per il Nord Irlanda, Theresa Villiers. Era stato condannato a diciotto anni di carcere nel 1994, per attività legate all’IRA e per ulteriori 3 anni nel 2011, per possesso di un fucile.
Nessun ulteriore accusa fu intentata contro di lui e non fu processato, ma è rimasto nella prigione di Maghaberry per quasi 1.000 giorni, prima del suo definitivo rilascio il 27 novembre 2018.
Lo scorso fine settimana il Police Ombdusman ha dichiarato che l’inchiesta si era conclusa e che il post di Facebook non aveva contenuti “pregiudizievoli o in violazione della privacy”.
La dichiarazione riporta: “Abbiamo ricevuto un reclamo in cui si affermava che il post di Facebook includeva una serie di commenti politici e suggeriva l’esistenza di violazione della privacy. C’è stato anche un commento pubblico secondo cui il post era stato pregiudizievole per il processo di libertà vigilata”.
“Abbiamo preso in considerazione questi problemi e abbiamo concluso che il post non era né pregiudizievole né in violazione della privacy. Faceva riferimento a informazioni di pubblico dominio, mentre esponeva i fatti collegati alla revoca di una licenza.”
In risposta, Gary Donnelly ha descritto la decisione come “vergognosa ma non inaspettata” e ha contestato le passate decisioni dell’Ufficio del Police Ombudsman.
Ha commentato: “Per molti, nella comunità della working class, questa ridicola decisione è ciò che ci si aspetta da questo ufficio. L’ufficio del Police Ombudsman è una tigre senza denti che ha una storia di impotenza”.
“Indipendentemente dal fatto che stia investigando sulla possibilità di nascondere informazioni su omicidi di massa o indagini, sull’uso di informatori minorenni, sul targeting dei figli di attivisti repubblicani nei raid aggressivi o perquisizioni della PSNI, questo ufficio non ha credibilità”.
Ha continuato: “Operano al sicuro sapendo che, a parte qualche falsa indignazione in prossimità delle elezioni da parte del nazionalismo costituzionale, la loro inefficacia e le violazioni dei diritti umani saranno spazzate sotto al tappeto per non turbare la politica di normalizzazione”.
“L’agevolazione di un attacco pubblico a Tony Taylor sui social media da parte della PSNI, mentre Taylor stava sopportando un tribunale privo dei diritti fondamentali di giustizia, è tipico di ciò che viene spacciato come polizia e giustizia, in questo staterello fallito”.
Tratto da Derry Now