PARAMILITARI COINVOLTI IN ABUSI SESSUALI SU MINORI

I casi conosciuti, sarebbero solo la punta dell’iceberg, hanno dichiarato le persone consultate durante l’inchiesta
Secondo quanto riferito da una relazione, appartenenti alle forze paramilitari avrebbero fatto leva della paura che incutevano, per molestare bambini. Personaggi di rilevante importanza, appartenenti all’organizzazione, restavano oltre l’orario di apertura all’interno di pub, dove avvenivano gli abusi. Stando al rapporto – frutto di un’inchiesta indipendente – temendo per la propria vita, qualcuno tra le vittime ha identificato gli autori degli abusi.
“Sono state descritte come persone alle quali non si può dire di no. Considerano se stessi come persone aldilà della legge”, ha dichiarato il Ministro della Salute del Nord Irlanda, Jim Wells.
Alcuni soldati sono stati puniti per avere introdotto ragazze all’interno di due diverse caserme, nel corso degli ultimi tre anni, secondo quanto ha dichiarato l’autrice della relazione, Kathleen Marshall. Ciò è incluso in una dettagliata serie di casi di abusi di potere, risalenti al conflitto armato. Secondo una stima sono stati tra i 100 e i 145, i bambini a rischio di abuso ma, quanto emerso sarebbe solo la punta dell’iceberg.
“Gli abusi sessuali su minori, non sono una novità, ma hanno cominciati a diventare una minaccia più significativa con il crescere del numero di adolescenti e bambini che hanno accesso ad Internet”, ha riferito Kathleen Marshall.
“Dal momento che è difficile valutare l’estensione del problema, indicativamente si può affermare che si tratta di un fenomeno in crescita ed espansione, e non è solo limitato a bambini in affido”, continua la Marshall.
Kathleen Marshall, ex Commissario per l’Infanzia in Scozia, ha impiegato un anno per esaminare l’entità del problema nel Nord, su incarico del Ministero della Salute.
Ne è seguito l’arresto di più di 30 persone, nel corso di una massiccia indagine intrapresa dalla PSNI, nel 2013.
Gli abusi, troverebbero terreno fertile in occasione di feste private, dove alcol e droghe verrebbero fornite gratuitamente in cambio di prestazioni sessuali. Oppure in alcuni casi, relazioni inizialmente consensuali, avrebbero accluso pretese di prestazioni sessuali con amici e conoscenti del partner. Non si escludono spostamenti da un luogo all’altro e scambi di denaro. E’ in crescente aumento il numero di minori, soprattutto ragazze, che subiscono abusi attraverso internet e i social networks, con scambio di foto audaci e conseguenti ricatti virtuali.
L’inchiesta ha ascoltato il parere di 580 ragazzi e 795 familiari. La Polizia ha dichiarato che, il coinvolgimento di paramilitari in abusi sessuali, non è stato accertato. Ma lo è stato il coinvolgimento di personaggio collegati a tali organizzazioni.