McKEVITT POTRA’ NUOVAMENTE IMPUGNARE LA SUA DETENZIONE

Michael McKevitt

Michael McKevitt

Michael McKevitt, leader condannato dell’IRA, ha ottenuto dalla High Court il diritto di impugnare legalmente la propria dentenzione

Lunedi  McKevitt ha perso la sfida legale contro una decisione del Ministro della Giustizia di negargli la scarcerazione avvalendosi di un regime di sconto di pena.

In accordo con una recente decisione della High Court, il giudice Bernard Barton ha stabilito che la sua detenzione è legittima e non può essere contestata sulla base dell’articolo 40 della Costituzione.

Michael McKevitt giocherà ora una nuova carta, quella della revisione giudiziaria. I suoi avvocati infatti hanno comunicato alla High Court la loro intenzione di ritirare l’azione legale sulla base dell’art. 40 della Costituzione. Il giudice Bernard Barton ha confermato però che sarà ancora lui ad esprimere il giudizio sul caso, perchè si tratta di una causa di “importanza pubblica e di pubblico interesse”.

McKevitt, aveva richiesto un’inchiesta in virtù di quanto sancito dall’Art. 40 della Costituzione, ritenendo il illegale il proseguio della detenzione a Portlaoise. Ma una decisione della High Court ha stabilito che un’indagine sulla base dell’Art. 40 non è il meccanismo giuridico corretto per queste cause.

McKevitt ora ha il permesso di chiedere una revisione giudiziaria della decisione del ministro di non concedergli lo sconto di pena. La causa verrà discussa ad ottobre, nonostante gli avvocati del repubblicano abbiano chiesto la priorità. Il procuratore sostiene infatti che non c’è “nessuna grande urgenza” circa l’udienza,  in quanto non basata sull’Art. 40 della Costituzione

McKevitt è stato condannato a 20 anni di carcere nel 2003 per terrorismo e adesione alla Real IRA. Egli sostiene di aver diritto allo sconto di un terzo della pena per buona condotta e per la partecipazione alle attività volte a prepararlo al rilascio. Tuttavia lo Stato sostiene che McKevitt non ha mostrato alcun rimorso per il suo crimine; egli si ha rifiutato di dissociarsi da una organizzazione illegale e si vede come un “ostaggio politico”.

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