MAZE. McGUINNESS: “NIENTE RIQUALIFICAZIONE SENZA IL PEACE CENTRE”
Si riaccende la polemica sul progetto di riqualificazione dell’ex campo di prigionia di Long Kesh (Maze), in stallo da quando il DUP ha ritirato il proprio appoggio
“Non ci può essere alcuno sviluppo dei progetti sul Maze se non c’è accordo sul costruire un centro per la pace”: così Martin McGuinness ha ripreso la parola sulla vicenda Maze, che sta facendo vacillare il power-sharing a Stormont.
Secondo il Vice Primo Ministro, la decisione sarebbe legata “alla violenza sulle strade”, e la responsabilità ricadrebbe sulle spalle “dei partiti unionisti e degli estremisti lealisti”: li accusa infatti di aver “unito le forze per tenere in piedi una campagna contro la costruzione di un centro per la pace e per la risoluzione dei conflitti”.
“Questo è vergognoso e mi rattrista molto”, ha aggiunto. “Il centro voleva essere un simbolo di un futuro nuovo, uno spazio aperto al dialogo e alla vera riconciliazione tra le persone; voleva essere un monumento alla pace”, è stata la risposta all’accusa, da sempre portata avanti dagli unionisti, di voler trasformare l’ex carcere in un “santuario del terrorismo”.
Tuttavia, Peter Robinson resta irremovibile: “Senza un ampio consenso non sarebbe giusto portare avanti il progetto”, si legge in una lettera inviata ai colleghi di partito.