IL BOSTON COLLEGE PERDE IL RICORSO SULL’INTERVISTA DI DOLOURS PRICE
Una corte d’appello statunitense dichiara “legittima” la richiesta della PSNI di entrare in possesso di un’intervista concessa da Dolours Price come parte del Belfast Project
Il Belfast Project è un progetto di storia orale iniziato nel 2001 e durato cinque anni: membri dell’IRA e di gruppi paramilitari lealisti hanno depositato al Boston College le loro testimonianze – raccolte da Anthony McIntyre (ex membro dell’IRA e ora ricercatore) e dal giornalista Ed Moloney – ricevendo garanzia di segretezza fino alla loro morte.
La battaglia legale tra la PSNI – che ha richiesto di entrare in possesso dell’intervista rilasciata dalla repubblicana Dolours Price – e il Boston College, appoggiato da McIntyre e Moloney, si è conclusa ieri: “La scelta di indagare su attività criminali spetta in tutto e per tutto al governo di un paese e non può essere osteggiata da ricercatori accademici”, è il verdetto del giudice della corte d’appello. “La richiesta della PSNI è legittima”, ha decretato, “poiché esiste un accordo di assistenza legale tra gli USA e il Regno Unito”.
La polizia nordirlandese ha richiesto formalmente il materiale poiché “potrebbe fornire informazioni sui Disappeared”, in particolare sull’omicidio di Jean McConville.
Il Boston College ha già annunciato un nuovo ricorso per tentare di impedire la consegna di altre sette testimonianze di membri dell’IRA, dichiarandole “prive d’utilità” per qualunque indagine.
Esprime soddisfazione Gregory Campbell (DUP), per il quale la decisione è “un passo avanti per stabilire se le registrazioni possano contenere materiale che sia d’aiuto alle autorità nordirlandesi”, e potrebbe portare a “mettere sotto inchiesta numerosi ex membri dell’IRA e di altri gruppi”, sviluppo che sarebbe “gradito”.