McGUINNESS: NESSUNO DOVREBBE “INTERFERIRE POLITICAMENTE” CON LE SCELTE DI McCLEAN

James McClean era stato costretto a chiudere il suo account Twitter a causa delle minacce di morte ricevute dopo essere stato convocato da Trappattoni nella nazionale irlandese per gli Europei 2012

Martin McGuinness interviene nel tentativo di placare la bufera suscitata dalla convocazione di James McCLean, giocatore del Sunderland, nella nazionale irlandese guidata da Giovanni Trappattoni. McCLean, nativo di Derry, aveva militato nell’Under 21 nordirlandese.

Un “tradimento” – così come è stato definito – che secondo Martin McGuinness non avrebbe senso di esistere, ma anzi l’ideale sarebbe raggiungere l’obiettivo di una squadra che unisca i giocatori provenienti da entrambo i lati del confine.

“Se un giovane giocatore decide di optare per il Nord o per il Sud, io non credo che nessuno dovrebbe interferire politicamente con le sue scelte”, ha dichiarato McGuinness.

“Se crede che la sua carriera tragga giovamento dal giocare per una qualsiasi squadra, dovremmo sostenerlo”.

“Perché dovremmo stare addosso a un giovane che decide di giocare per il Nord o per il Sud? Dobbiamo ammirare ciò che sta facendo e andare avanti con lui”.  James McClean, un “eroe moderno” quindi.

“James era come tanti altri giovani della città, e probabilmente non avrebbe avuto due soldi in tasca”, sottolinea McGuinness.
“Non ce l’aveva fatta con il  Sunderland allenato inizialmente da Steve Bruce, ma con l’ingresso di Martin O’Neill,  James ha avuto l’occasione e da allora non non si è guardato indietro.”

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