MASSEREENE TRIAL. GIOVEDÌ LA DECISIONE SULLE PROVE DEL DNA

Nuova udienza del processo contro Colin Duffy e Brian Shivers. Continua il dibattito scatenato dal dott. Perlin sulle tracce di DNA rilevate all’interno del veicolo utilizzato per la fuga

Il sistema computerizzato utilizzato dall’esperto statunitense fornirebbe prove evidenti della connessione fra i due imputati e gli omicidi; ma non è stato propriamente riconosciuto da nessun altro scienziato, e a questo si appiglia la difesa di Duffy e Shivers, che continuano a dichiararsi estranei ai fatti.
Durante l’udienza di oggi, il giudice ha ascoltato l’avvocato dell’accusa, che ha dichiarato: “Il sistema è ammissibile perché deriva da prove scientifiche affidabili, provate e avanzate da un esperto nel campo”.
Le tracce di DNA oggetto dell’intesa sono state rilevate da un telefono cellulare, da un fiammifero e da una cintura di sicurezza del veicolo, ritrovato parzialmente bruciato a poche miglia dal luogo della sparatoria che ha ucciso due soldati britannici, Mark Quinsey e Patrick Azimkar. L’attentato è stato rivendicato dalla Real IRA.
È attesa per giovedì la decisione del giudice in merito all’ammissibilità o meno del metodo del dott. Perlin. Il processo continua.

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