GRIDA “TIOCFAIDH ÁR LÁ” PER STRADA: INCRIMINATO

Un quarantenne di Dunmurry, James Taggart, è stato incriminato per “schiamazzi e comportamento molesto” per aver gridato lo slogan Repubblicano “tiocfaidh ár lá” (“il nostro giorno verrà”) davanti ad un McDonald’s in Donegall Place (Belfast)

Nonostante il suo avvocato abbia insistito sul diritto alla libertà di parola ed espressione, il giudice della Belfast Magistrates Court è rimasto irremovibile: aver gridato lo slogan Repubblicano “ad alta voce in un luogo pubblico” avrebbe potuto “offendere altri membri della comunità”.

Un poliziotto che si trattava sul luogo avrebbe, secondo quanto dichiarato in tribunale, interpretato la frase come “linguaggio volgare”.

A nulla è valsa la difesa dell’avvocato dell’imputato, che ha ribadito che la sua esclamazione non aveva “nulla di offensivo”, e che non ci sono prove che nessuno sia in effetti rimasto offeso. A questa argomentazione, il giudice ha ribattuto che non serve che questo sia provato.

Dipingendo uno scenario simile nella sua orazione, l’avvocato ha dichiarato: “Allora un socialista rimarrebbe offeso dall’incontrare per strada un conservatore”.

Ha poi sottolineato che la libertà di espressione è un diritto umano.

Tuttavia, il fatto che Taggart non si sia presentato all’udienza per il giudice ha determinato “l’impossibilità di ascoltare le sue motivazioni”. Ha quindi emesso un mandato d’arresto.

Seguirà la sentenza.

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