L’OMBRA DEL G8 SULL’ESPULSIONE DI UNA GIORNALISTA RUSSA DIRETTA AD UNA CONFERENZA A DERRY

Oksana Chelysheva – aperta oppositrice della politica di Vladimir Putin in Cecenia che avrebbe dovuto essere relatrice chiave ad una conferenza a Derry – è stata fermata all’aeroporto di Stansted (Londra), detenuta per sei ore e poi espulsa. Azione connessa al G8?

Organizzata dal Bloody Sunday Trust e dal Pat Finucane Centre, la conferenza intitolata ‘International Poisonous Legacies’, che si è aperta oggi alla Guidehall di Derry, è incentrata sull’impatto della guerra e del colonialismo in Irlanda, nel Medio Oriente, in Colombia, in Argentina, in Cecenia, in Spagna e in Italia.

Ma Oksana Chelysheva, che era stata invitata, non è nemmeno riuscita ad arrivare a Derry: dopo l’arresto in aeroporto e una detenzione di sei ore, è stata espulsa dal territorio britannico.

Lo conferma Paul O’Connor, uno degli organizzatori, ai quali un dubbio è immediatamente balzata alla mente. La giornalista – vincitrice nel 2006 del Premio Speciale di Amnesty per il Giornalismo dei Diritti Umani sotto minaccia (‘Special Award for Human Rights Journalism Under Threat’), è sempre stata in prima linea contro le violazioni dei diritti umani in Cecenia. Vladimir Putin, Primo Ministro russo, è uno dei leader che tra pochi giorni atterreranno in Nord Irlanda per il G8 Summit.

Un caso?

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