ANCORA VANE LE INDAGINI SULL’ESPLOSIONE A DERRY
A quasi quattro giorni dall’esplosione che martedì ha scosso l’area di Waterside, a Derry, la polizia continua a brancolare nel buio: le cause rimangono ignote
I residenti sono tornati a casa già ieri pomeriggio, ma non nascondono che “avrebbero preferito ricevere qualche informazione in più dalla polizia”.
“Non mi sembra positivo che non riescano a darci una spiegazione” dichiara Rachel Keyes, che insieme ad altre sessanta persone è stata costretta a lasciare la propria abitazione per ragioni di sicurezza. “Vogliamo sapere se siamo ancora al sicuro qui, perché la polizia sta continuando le ricerche”.
L’area di Quarry Steps, su Spencer Road, è infatti ancora chiusa “e lo rimarrà per qualche giorno”, spiega la polizia, ma per ora ogni tentativo sembra infruttuoso. In ogni caso, un portavoce della PSNI assicura che “si stanno facendo considerevoli sforzi per tenere informati al meglio tutti i cittadini”: “Lavoriamo a stretto contatto con i consiglieri, i rappresentati della comunità e con la City Centre Initiative”, aggiunge.
Le piste sono ancora tutte aperte: attualmente, la PSNI rende noto di star ponendo un’attenzione particolare alle testimonianze che affermerebbero di aver avvistato uomini a volto coperto fuggire dalla zona di Dunfield Terrace poco dopo l’esplosione, avvenuta intorno alle 17:00 e udita addirittura all’aeroporto di Derry, che si trova a 10 km dall’area di Spencer Road.
Si attendono ulteriori sviluppi.