MASSEREENE TRIAL. ‘INAFFIDABILI’ LE PROVE DEL DNA PER LA DIFESA DI DUFFY E SHIVERS
Categorici gli avvocati difensori di Colin Duffy e Brian Shivers: i test del DNA effettuati dall’esperto statunitense, dott. Mark Perlin, ‘non sono accettabili’ né ‘sufficientemente affidabili’
“Il dott. Perlin è stato coinvolto in un conflitto d’interessi, per il quale trarrebbe un guadagno economico se il suo sistema di analisi venisse accettato in questo processo”: pesanti le accuse dell’avvocato di Duffy, a cui fa eco la difesa di Shivers, che descrive l’esperto di DNA come un “missionario” con l’unico obiettivo di promuovere il suo metodo e lo ha accusato di “mancare totalmente d’imparzialità” e di aver “mostrato sdegno verso chiunque mostrasse perplessità nei confronti del suo sistema”.
La polemica si è accesa dopo che le analisi computerizzate presentate dal dott. Perlin avevano stabilito che le probabilità che le tracce di DNA reperite su un cellulare siano di Brian Shivers è sei miliardi di volte superiore all’eventualità che provenissero da chiunque altro.
Il processo è stato aggiornato a domain mattina, quando l’avvocato dell’accusa dovrebbe ribattere alle critiche rivolte alla testimonianza dell’esperto; è previsto che il giudice decida nel corso di questa settimana se accettare o meno le prove portate dal dott. Perlin.