JIM ALLISTER ACCUSA LO SINN FÉIN: “PROMUOVERE LA CULTURA GAELICA È ABUSO DI POTERE”

È subito polemica dopo la proposta di una campagna di promozione della lingua e della cultura Gaelica lanciata dal Ministro della Cultura per il Nord Irlanda
di Elena Chiorino
“Liofa 2015”: è questo il titolo della campagna che verrà lanciata a Stormont lunedì prossimo dal Ministro della Cultura, che ha descritto la promozione della cultura Gaelica come “una delle sue priorità”. Ma non mancano le critiche: fra le voci più perplesse si leva quella di Jim Allister, leader del Traditional Unionist Voice (TUV), che in un comunicato – riportato qui di seguito – descrive la proposta come “abuso di potere”, domanda quale sia l’entità del costo richiesto dal progetto e ne mette in dubbio l’idoneità rispetto alla Sezione 75 del Northern Ireland Act 1998, che promuove l’uguaglianza fra le comunità.
“A differenza delle loro timide controparti al governo, i politici del Sinn Féin non perdono occasione per perseguire la propria personale agenda politica. Dal momento in cui hanno politicizzato la lingua Irlandese come un’arma culturale da guerra – descrivendo ogni parola pronunciata come un proiettile sparato nella lotta per la libertà – hanno finito per conficcarcela a forza in gola. Ora, l’ultima fase di questa vendetta anti-britannica che crea solo divisione è sfruttare le cariche ministeriali, il denaro e le strutture per raggiungere i loro obiettivi linguistici.
“Nella storia della cultura, l’Irlandese ha un posto, ma nel ventunesimo secolo non è una lingua impiegata nella quotidianità e nel lavoro, sia quella specie di lingua di Long Kesh che il Ministro parla o la lingua reale, quella che lei e i suoi collegi dello Sinn Féin sviliscono ogni volta che biascicano e borbottano il mantra adottato come introduzione a qualunque cosa dicano.
“Rendere una politica primaria la promozione della cultura Gaelica è una mossa che rientra nelle questioni affrontate nella Sezione 75, e chiedo dunque al Ministero di chiarire quando ne sia stata provata l’equità, e quanto costerà questa misura unilaterale.”
Si segnala un esempio “lealista” in netta contrapposizione alla linea di Jim Allister: Ervine relative speaks up for Irish