VOTO SULLA BREXIT, PARLANO I LEADER DI SF E DUP

Con il voto definitivo alle porte, i leader dei due principali partiti nordirlandesi mostrano le proprie carte
Alle 7 di questa sera, ora locale, Westminster voterà l’accordo per la Brexit negoziato da Theresa May, messa in crisi da molti dei suoi stessi parlamentari, che si schiereranno con le opposizioni per votare contro.
In questo clima di attesa, prendono la parola i leader dello Sinn Féin e del Democratic Unionist Party.
“Qualunque cosa succeda a Westminster, è essenziale che gli interessi irlandesi siano protetti, che l’economia sia protetta e che il Good Friday Agreement sia protetto in ogni sua parte”, ha dichiarato Mary Lou McDonald, leader dello Sinn Féin, dopo un incontro a Stormont con i leader degli altri partiti. “Abbiamo garanzie dai nostri partner a livello europeo che i bisogni di quest’isola, a nord e a sud, sono stati riconosciuti e saranno protetti”, ha aggiunto. “Lo Sinn Féin si aspetta che quest’impegno venga mantenuto e lo abbiamo detto chiaramente al governo irlandese e all’Unione Europea”.
“Il backstop [meccanismo che l’UE metterebbe in piedi per evitare un confine fra UE e non-UE in Irlanda, NdR] è il punto cruciale. Chiunque pensi che possa venire meno non sta considerando la realtà politica”, ha inoltre affermato.
Sulla Brexit, ha poi dichiarato che la posizione del DUP in merito è “sconsiderata e irresponsabile”, e che “non è negli interessi della popolazione nordirlandese”. Si è poi appellata ai leader politici perché agiscano nell’interesse “dei lavoratori, delle comunità, della società e della stabilità politica”.
Dal canto suo, il vice leader del DUP, Nigel Dodds, ha dichiarato che Theresa May dovrebbe “apportare modifiche al suo piano di uscita dall’UE”, in quanto “non ci sono rassicurazioni che siano giuridicamente vincolanti”, nonostante una lettera “di rassicurazioni” giunta dall’UE.
“La realtà è che non c’è nulla di nuovo, nulla è cambiato”, è l’affermazione di Dodds. “Piuttosto che rassicurarci, la lettera ha confermato le nostre preoccupazioni”, ha dichiarato, aggiungendo: “Tutto ciò che l’Attorney General ha affermato sul backstop è ancora valido, non c’è stata alcuna modifica dell’accordo e l’Irlanda del Nord sarà soggetta alle leggi dell’UE senza rappresentanza a Bruxelles”.
Ha poi invitato il governo di Dublino a “parlare in nostra vece”, e Theresa May a “chiedere e apportare modifiche all’accordo”.
Fonte: Belfast Media Group