BREXIT. “VOTARE CONTRO POTREBBE PORTARE ALLA RIUNIFICAZIONE DELL’IRLANDA”, AVVERTE LA MAY

In un ultimo tentativo di portare i suoi oppositori dalla sua parte, Theresa May ha lanciato un avvertimento: “Votare contro potrebbe portare ad un’Irlanda unita”

La riunificazione dell’Irlanda torna ad essere una preoccupazione per i Conservatori britannici, nonostante uno scambio di lettere fra il Regno Unito e l’UE, questa settimana, che avrebbe fornito “rassicurazioni” sulla natura temporanea del “backstop” – un punto chiave e costante nelle negoziazioni della Brexit.

Il meccanismo del backstop, che Theresa May ha dovuto lasciare nell’accordo su cui stasera si va al voto, è designato per evitare un confine che divida l’isola d’Irlanda fra UE e non-UE. Infatti, nel caso di una Brexit senza accordi, il Nord Irlanda rimarrebbe nell’unione doganale e di mercato, finché non si giungerà ad una soluzione definitiva.

Tuttavia, il DUP è fermamente contrario al backstop, perché, affermano i suoi membri, il Nord Irlanda verrebbe trattato diversamente dal resto del Regno Unito. Stamattina, Nigel Dodds, vice leader del DUP, ha dichiarato che “non c’è nulla di giuridicamente vincolante” nella lettera.

Se l’accordo proposto da Theresa May fallisse, il Regno Unito potrebbe andare incontro a un’uscita senza accordo, ad un altro voto o perfino alle elezioni – opzione ventilata dal leader dei Labouristi, Jeremy Corbyn.

In un’ultima mossa per tentare di trascinare dalla propria parte alcuni dei suoi oppositori, la May poco fa ha affermato: “E per coloro che pensano che dovremmo rifiutare questo accordo in favore di un’uscita senza accordo perché non possiamo ottenere tutte le rassicurazioni che vorremmo, io chiedo non rafforzerebbe soltanto la campagna per l’indipendenza scozzese – o perfino coloro che chiedono un referendum sul confine in Irlanda del Nord? È di certo questa la vera minaccia alla nostra unione”.

Non sembra, tuttavia, che l’avvertimento abbia ottenuto l’effetto sperato.

Stamattina, la leader del DUP Arlene Foster ha accusato Theresa May di “non aver nemmeno provato a liberarsi del backstop.

Intanto, Corbyn ha già affermato che proporrebbe una mozione di sfiducia nel governo “in pochi minuti” nel caso vincesse l’opposizione all’accordo, sostenuta da circa cento parlamentari.

Fonte: Belfast Telegraph

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