“UN MIX DI SEDATIVI E ANTIDEPRESSIVI” UCCISE DOLOURS PRICE: LO RACCONTA IL FIGLIO

Ad un’udienza della Dublin’s Coroner Court, la testimonianza di Danny Rea, figlio di Dolours Price, racconta del drammatico declino della salute mentale dell’ex militante Repubblicana

Dolours Price si è spenta a 62 anni il 23 gennaio 2013: ad ucciderla, racconta il figlio, fu un “mix letale” di sedativi ed antidepressivi che assumeva regolarmente su prescrizione.

Già nei giorni precedenti alla sua morte, ha aggiunto Danny Rea, la madre – che soffriva di alcolismo – aveva dato segni di peggioramento nelle sue già precarie condizioni: era caduta dalle scale per aver bevuto troppo ed era stata ricoverata in ospedale, da cui però era uscita dopo poche ore su auto-dimissione.

A casa, aveva continuato a bere e prendere Valium: la mattina della sua morte, giaceva a letto e respirava a fatica.

A trovare il corpo, la sera intorno alle 21, è stato proprio il figlio, di ritorno dall’università: “Non respirava e  non si muoveva”, ha ricordato. “Ho avuto subito la certezza che fosse morta”.

L’altro figlio, Oscar, era a casa del padre a scrivere un saggio per l’università. “Sono passato a vedere come stesse intorno alle 17:30 quel giorno, prima di andare da mio padre. Quella sera Danny mi ha chiamato, era in panico e diceva che nostra madre non respirava e non si muoveva. Anche mio padre è entrato in panico e ha chiamato l’ambulanza”.

Ma quando i paramedici sono arrivati tutti i tentativi di rianimarla sono stati vani.

Il medico legale ha dichiarato che la causa del decesso è stata un arresto cardio-respiratorio dovuto ad un’intossicazione di farmaci. L’autopsia ha riportato presenti nel sangue al momento della morte dosi terapeutiche di benzodiazepine e di un antipsicotico. Un antidepressivo era presente a livelli tossici ma non letali, e non era presente alcol.

Secondo il Coroner, non ci sono basi sufficienti per sostenere un’ipotesi di suicidio, ed è tornato a quella di morte accidentale.

Dolours Price fu incriminata per l’attentato alla Old Bailey insieme alla sorella, Marian: entrambe scontarono una lunga pena in Inghilterra, dove la risposta al loro sciopero della fame fu l’alimentazione forzata per centiana di giorni consecutivi.

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