SOUTH BELFAST, ATTACCO SETTARIO A UNA 18ENNE. “FORTUNATA AD ESSERE VIVA”

Picchiata e presa a calci perché, Cattolica, era in un club lealista con amici Protestanti. La madre: “Sono fortunata che mia figlia non sia in una bara, e che sia viva anche la sua amica”
“Quando sono riuscite a scappare, una banda armata le ha seguite. Se la polizia non fosse arrivata in tempo mia figlia sarebbe morta”. È una lucida constatazione quella della madre della 18enne pestata a sangue sabato 4 maggio.
Quando ha ricevuto la notizia, racconta, è stato il panico: “Ho temuto il peggio, e i giorni seguenti sono stati un vero incubo”.
Le ferite non sono solo fisiche: “Mia figlia si sveglia urlando per il terrore”, ha aggiunto.
Secondo alcune fonti, i responsabili del brutale pestaggio sarebbero membri dell’UVF, ma fonti lealiste l’hanno immediatamente negato; secondo il First Belfast Glasgow Rangers Supporters Club, si sarebbe trattato di un “litigio privato”.
“Il club non tollera settarismo o violenza di ogni forma e tipo”, si legge nello statement. “Non si è trattato di un attacco settario”, prosegue, negando che siano state usate “spranghe di ferro”, come è stato invece riferito.
La polizia ha tuttavia confermato che una delle piste d’indagine seguite e quella del crimine d’odio di matrice settaria.
Claire Hanna, SDLP, si è dichiarata “scioccata” dalla notizia. “Credo che a molti abbia ricordato i brutali attacchi dei Troubles, che la maggior parte di noi credevano passati, e da un ben po’ ormai. Dobbiamo lasciarci alle spalle queste manifestazioni rabbiose di settarismo e territorialità”, ha aggiunto.
“Le vittime di questo attacco appartengono alla generazione post-Troubles – e, oltretutto, avevano dimostrato di volersi pienamente integrare e andare d’accordo con i loro vicini. Non possiamo lasciare che questa generazione cresca rimanendo a conoscenza della geografia settaria di questa città”.