NUOVA MOZIONE DEL SDLP CONTRO LA DETENZIONE DI MARIAN PRICE

“L’internamento di Marian Price ha involontariamente contribuito ad ingrossare le fila dei dissidenti repubblicani”: nuovo schiaffo di Pat Ramsey (SDLP) al Segretario di Stato britannico Owen Paterson, che ha revocato la licenza di Marian Price nel maggio scorso senza accuse formali

Nel chiedere pubblicamente al Ministro della Giustizia, David Ford, di trovare una mediazione con il Segretario di Stato per rivedere le condizioni di detenzione di Marian Price, Pat Ramsey nuovamente non ha usato mezzi termini: “Le azioni [del Segretario di Stato] non hanno fatto che restituire ai dissidenti Repubblicani la possibilità di ridestare il sospetto che il sistema giudiziario britannico imponga il suo potere sulla popolazione dell’Irlanda del Nord.
Marian Price fu arrestata nel maggio 2011 dopo che, alla commemorazione dell’Easter Rising organizzata a Derry, aveva tenuto il foglio dal quale un portavoce della RIRA stava leggendo uno statement. È internata in isolamento da allora. Al momento dell’arresto, il Segretario di Stato aveva giustificato la sua decisione affermando che “la minaccia posta dalla Price era notevolmente aumentata”.
Prima che i membri iniziassero a discutere la mozione, lo Speaker William Hay ha avvertito che nulla che fosse stato dichiarato avrebbe potuto rappresentare una minaccia per i procedimenti giudiziari in corso in tribunale.
Diverse le reazioni: Jennifer McCann, deputata dello Sinn Féin, ha proposto un’ammenda per domandare il perdono per il prigioniero Repubblicano Martin Corey, intentano a Maghaberry come la Price, e ha ribadito che “il caso di Marian Price è equivalente alla pratica dell’internamento senza processo”. Per il DUP, invece, “la mozione è stata avanzata dal SDLP irresponsabilmente”.
“Il Segretario di Stato ha il dovere di proteggere gli interessi dell’intera comunità”, ha aggiunto Paul Givan (DUP).
Rispondendo al dibattito, il Ministro della Giustizia ha scaricato le responsabilità unicamente su Owen Paterson e sulla Parole Commission, dichiarando che la revoca delle licenze è in potere del Segretario di Stato se si tratta di ragioni di “sicurezza nazionale” e che ritiene un sintomo di “grave pericolo” se l’assemblea lo avesse “costretto a fare qualcosa che va al di là delle sue responsabilità”.
“La mia opinione sulla questione non avrebbe più valore di quella di qualunque altro membro dell’assemblea”, ha ribadito.
Inoltre, ha negato che le necessità mediche di Marian Price non siano state prese in considerazione durante questi mesi, affermando che “le è stato riservata l’attenzione che richiede”, e ha spiegato che la ragione per cui si trova a Maghaberry – carcere interamente maschile – e non nell’istituto carcerario femminile di Hydebank Wood è che era considerata “una grave minaccia” e che di conseguenza Maghaberry era maggiormente adeguata.

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