CRONACA DEL PRIMO GIORNO DEI WINDSOR A DUBLINO

Una Dublino ‘soffocata’ dalle enormi misure di sicurezza ha accolto una ‘verde smeraldo’ Elisabetta II sulle note di ‘God Save the Queen‘. Una visita di Stato dal doppio volto, l’ufficialità e i manifestanti che sono riusciti a rubare spazio alle restrizioni delle forze di sicurezza che non hanno risparmiato attacchi ‘gratuiti’
con la collaborazione di Doris Ercolani
La regina è arrivata in Irlanda nella mattinata di oggi 17 maggio, poco dopo mezzogiorno, il primo monarca inglese dopo 100 anni ha messo piede sul suolo della sua ex colonia. Non appena scesa dall’aereo ha ricevuto fiori da una bimba di otto anni, Rachel Fox, di Dun Laoghaire (Dublino sud). La coppia reale è stata accolta dall’ ambasciatore britannico Julian King, dall’ Ambasciatore d’Irlanda nel Regno Unito Bobby McDonagh e dal vice primo ministro irlandese, Eamon Gilmore Tanaiste.
Al suo arrivo ad Aras, ad Elisabetta II è stato tributato il solenne benvenuto con, 21 colpi di fucile, guardie d’onore e l’esecuzione degli inni nazionali irlandese e inglese. Il primo dei tanti momenti significativi di questa storica visita di Stato. L’Aras è considerato uno dei simboli dell’ imperialismo britannico in Irlanda, essendo stato per secoli il palazzo del vicerè.
Poco prima dell’una la regina ha incontrato il Taoiseach Enda Kenny, la presidente Mary McAleese e consorte. Si erano già incontrati altre volte ma questa è stata la prima volta sul suolo irlandese.
Alle ore 13 pranzo della Regina, con un banchetto che ha visto tra gli ospiti John Hume e David Trimble – due politici che sono stati vitali per il processo di pace in Irlanda del Nord.
Questa visita comincia dunque a delinearsi come un importante evento per l’ avvicinamento dei due Stati, nonostante tutto ciò che è successo in passato. Mentre gli importanti politici siedono cordialmente al tavolo della regina, poco distante a Parnell Square un gruppo piuttosto folto di manifestanti contrari alla visita reale e in gran parte appartenenti al gruppo repubblicano socialista Eirìgì, hanno cominciato a forzare i blocchi della polizia per arrivare ad O’ Connell Street. Le tensioni sono andate avanti per più di un’ora, fino a quando verso le 14 sono cominciati i tafferugli tra repubblicani e polizia all’incrocio di Henry Street e O’Connell Street a Dublino.
Insulti tra i 200 sostenitori di Eirigi e gli agenti, che sono poi riusciti a respingere nuovamente in manifestanti in Henry Street. Ritiratisi nella vicina Moore Street, la protesta è ripresa.
Niente però è parso scalfire la solennità della visita reale proseguita apparentemente senza intoppi.
il Ministro degli Esteri irlandese Eamon Gilmore e il suo omologo britannico William Hague hanno rilasciato una dichiarazione in cui hanno descritto la visita come “una pietra miliare per un futuro rapporto ancora più stretto di collaborazione, fiducia e amicizia tra i popoli delle nostre isole”.
Ore 15, la regina si avvia verso quella che è meta cruciale della giornata: il Garden of Remembrance , un memoriale dedicato ai ribelli irlandesi caduti nella guerra di indipendenza.
L’atmosfera si è fatta più tesa. Le troupe televisive sono state spostate al di fuori del perimetro.
Manifestazioni di protesta nelle immediate vicinanze, ma ancora sotto controllo. Da circa mezzogiorno i manifestanti erano lì ad intonare cori anti-britannici e a ingaggiare brevi tafferugli con la polizia.
Maestoso dispiegamento di agenti della Garda, posizionati anche sui tetti degli edifici circostanti.
Nel momento dell’ingresso di Elisabetta II nel Garden of Remembrance, circa 200 manifestanti hanno attaccato la polizia. Agenti in tenuta antisommossa hanno cercato di contenere la folla.
I manifestanti si sono adoperati in lanci di razzi, lattine, pietre, ma gli agenti di polizia sono riusciti comunque a contenere i disordini evitando che ostacolasse il prefissato cerimoniale reale.
Meta successiva, il Trinity College dove è conservato il Book of Kells (un manoscritto miniaturizzato scritto in latino. Esso contiene i quattro Vangeli del Nuovo Testamento ed è forse antecedente l’800). Mentre Elisabetta II proseguiva il tour guidato all’interno di quello che è considerato trai i più importanti spazi culturali attraverso il quale la cultura inglese è stata divulgata in Irlanda, le manifestazioni di protesta sono proseguite.
Un testimone racconta di aver visto agenti della Garda con scudi antisommossa che tentava di affrontare i manifestanti. E ha aggiunto: “Gli agenti di polizia dicono di aver riconosciuto tutti i soliti sospetti tra i volti dei rivoltosi”. Dublino è blindata, sembra siano più agenti di polizia della cittadinanza.
La giornata si conclude con l’incontro tra la regina e alcuni studenti del Trinity College.