TWELFTH 2011. CONTROVERSIA LEGALE FRA I MEDIA E LA PSNI SUI FILMATI INEDITI
La PSNI procede per vie legali nel tentativo di accedere al materiale inedito filmato durante i riots dell’11 e del 12 luglio, ma UTV e BBC si oppongono: “Consegnare i filmati inediti alla polizia potrebbe sortire effetti agghiaccianti sulla sicurezza delle troupes televisive e dei giornalisti.”
di Elena Chiorino
“Se, come l’anno scorso, i giornalisti venissero considerati detentori di prove decisive dei crimini commessi, la loro sicurezza sarebbe gravemente compromessa,” spiegano gli avvocati al giudice Piers Grant: la scorsa estate, il materiale rilasciato dai media è stato cruciale per quindici processi.
La PSNI ha giustificato la richiesta dichiarando di essere in possesso di appena dieci ore di materiale, la cui qualità è ritenuta di gran lunga inferiore rispetto a quella dei filmati in possesso dei media.
“I giornalisti non vogliono essere un’arma dello stato”, ha ribattuto l’avvocato di UTV, seguito da quello di BBC: “Divenire una fonte di materiale per la polizia potrebbe impedire la principale funzione di un organo come la BBC: informare i cittadini su ciò che accade sulle loro strade”.
Ma infine, dopo che la corte ha ascoltato entrambe le argomentazioni, la contrapposizione fra il pubblico interesse nel processare i violenti e le potenziali minacce alla libertà di stampa ha portato ad un rifiuto delle richieste della PSNI.