MAGHABERRY. AL VIA IL REGIME ‘EMAILAPRISONER.COM’

Introduzione del servizio email velocizzerà la corrispondenza con i prigionieri

Il regime ‘emailaprisoner.com’, già adottato in più di 80 carceri del Regno Unito, consentirà ai detenuti nel carcere di massima sicurezza di Maghaberry di ricevere lettere via e-mail.
Non sarò loro concesso l’accesso diretto ai terminali, ma familiari, amici, consulenti legali e e non solo, potranno ora inviare una e-mail alla prigione che provvederà a consegnarne una stampa al destinatario.
25 pounds verranno addebitati al mittente, per ammortizzare le spese della carta, delle cartucce di inchiostro e buste.
Jim McFarlane, governatore di Maghaberry, ha detto che il sistema ha già dimostrato un notevole successo dove già attuato.
“La corrispondenza regolare aiuta a mantenere i contatti di un prigioniero con la famiglia e gli amici, che a sua volta aiutano la riabilitazione e riducono la probabilità di recidiva nel post rilascio”, ha affermato McFarlane.
“Ci sono benefici per entrambe le parti: i mittenti godranno di un servizio più veloce, meno costoso e più conveniente, mentre il personale penitenziario avranno meno posta da sottoporre al controllo di sicurezza”.
I messaggi arriveranno alla casella di posta sotto forma di file PDF crittografato, che a sua volta sarà verificato, stampato, imbustato e trasmesso al prigioniero.

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Email option @ Maghaberry Prison (U TV)
Prisoners at the high-security Maghaberry jail can now receive letters via email, following the launch of a new scheme.
While offenders themselves are not allowed direct access to email systems, family, friends, legal advisors and others can now email the prison and a print-out is passed to the recipient.
The scheme, ‘emailaprisoner.com’, is said to offer a quicker and more secure service than traditional post.
It costs 25p for the sender per message, to cover the cost of paper, envelopes and printer cartridges. There is no cost to the prison itself.
Maghaberry Governor Jim McFarlane said the system was already operational in over 80 UK prisons and had proved popular and successful.
“Regular correspondence helps maintain a prisoner’s contacts with family and friends, which in turn helps rehabilitation and reduces the likelihood of re-offending post release,” he said.
“There are benefits to both sides: the senders will get a quicker, cheaper and more convenient service, while prison staff will have less mail to security check.”
The scheme organisers send messages on a daily basis to the prison in one encrypted PDF file.
There, the email will be security-checked, printed, enveloped and passed on to the prisoner

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