SPECIALE ELEZIONI: SINN FEIN

A cura di Flavio Bacci

Partendo dal maggior partito repubblicano, vogliamo inaugurare una serie di articoli, finalizzati all’analisi su determinate tematiche socio-politiche, dei singoli partiti in gara per le elezioni di maggio.

Cominciamo con lo Sinn Fèin di Gerry Adams:

Economia: Lo Sinn Fèin affonda le proprie radici nel socialismo repubblicano irlandese degli anni 70′-80′. La tematica economica non è mai stata certamente il leitmotif delle campagne elettorali dello Sinn Fèin, ma data l’incipiente crisi economica è saltata alla ribalta. Il partito è favorevole a mettere un tetto ai salari dei managers ed abolire i bonus bancari. In pratica lo Sinn Fein si schiera per una robusta regolamentazione finanziaria che obblighi le banche a investire sui mutui e sulle famiglie. Ovviamente, in ultimo scopo, propongono un’economia mista nel post unità irlandese con un’unica valuta.

Immigrazione: Un più libero accesso al lavoro per gli immigrati di ogni tipo e fine alle restrizioni per chi cerca asilo in Irlanda del Nord.

Formazione scolastica: Lo Sinn Fèin, all’interno del suo più ampio e ambizioso piano di riunificazione, vorrebbe instaurare un nuovo sistema scolastico di concerto con le contee del Sud. Da sempre a favore di finanziamenti per aiutare gli studi di lingua gaelica e all’abolizione delle selezioni per l’educazione secondaria in Irlanda del Nord.

Ambiente: Molti autorevoli volti dello Sinn Fèin sono sensibili al tema ambientale. Hanno avanzato recentemente la proposta di riportare le emissioni di gas serra ai livelli del 1990 entro il 2020, attraverso l’adozione di energie rinnovabili e rifiutano categoricamente l’utilizzo del nucleare.

Affari esteri: Il partito ha fatto dell’opposizione al trattato di Lisbona uno dei suoi cavalli di battaglia. Rivendicano una forte indipendenza nazionale, ovviamente all’interno di una repubblica indipendente a 32 contee. Tuttavia, lo Sinn Fèin accetta di buon grado la partecipazione all’Unione Europea ed alla zona Euro, senza, però che questa influenzi la sovranità interna. Si oppongono alla guerra in Iraq ed Afghanistan e sono estremamente sensibili al tema del nazionalismo basco, per ovvie ragioni. Com’è noto, inoltre, possibili deputati dello Sinn Fèin nelle prossime elezioni non siederanno al parlamento britannico.

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