SUPERTESTIMONE ACCUSA: “I SERVIZI SEGRETI MI HANNO ABBANDONATO”

Raymond Gilmour, infiltrato nell’IRA e nell’INLA per conto dei servizi segreti britannici (MI5) durante i Troubles, testimonia ora contro di loro in un’intervista alla BBC: “Mi hanno lasciato a lottare con alcolismo, stress post-traumatico, una salute psichica instabile e il terrore di essere ucciso”

Gli avevano promesso “500.000 sterline, una nuova casa, supporto psichiatrico e una pensione”, e invece per 30 anni di vita sotto falsa identità ha ricevuto in cambio “600 sterline al mese per tre anni e nessun lavoro”: è il racconto di Raymond Gilmour, di Derry, che rivendica un riconoscimento per “le innumerevoli vite che ha salvato” testimoniando in tribunale contro trentacinque membri dell’IRA.

“Ho messo in ginocchio l’IRA e l’INLA a Derry”, dichiara, raccontando di essere entrato nell’INLA a diciassette anni come agente dello Special Branch della RUC sotto copertura.

In realtà, il caso in cui fece da “supertestimone” decadde quando il giudice decretò che la sua testimonianza non fosse attendibile.

Gilmour ha preso ora la decisione di portare il suo caso all’esame del Investigatory Powers Tribunal, che si occupa delle lamentele verso i servizi d’intelligence.

Il Northern Ireland Office ha rifiutato di rilasciare commenti sulla vicenda.

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