UUP: “NIENTE COMPASSIONE PER MEMBRI ‘PENTITI’ DELL’IRA”

Dopo le dichiarazioni di Ian Bothwell, mediatore di pace di South Armagh, secondo cui “alcuni membri dell’IRA si tormentano per il loro passato e cercano il perdono”, durissima la reazione di Mike Nesbitt (Strangford MLA dell’UUP)

“La mia non è una critica a Ian Bothwell e al suo ente di beneficenza, il Crossfire Trust, ma il fatto è che a ciò che lui denuncia c’è un solo rimedio: (i ‘pentiti’) devono presentarsi alla più vicina stazione della PSNI”, ha dichiarato Nesbitt in uno statemente dell’UUP.
“Queste persone cercano aiuto per superare il senso di colpa per le loro azioni passate, ma finché coloro che gridano più forte per la ‘verità’ non si dichiareranno d’accordo ad essere sinceri rispetto al loro stesso passato non dovremmo fare nulla”, ha continuato, in un chiaro riferimento a Gerry Adams, che ha affermato di “non aver mai fatto parte dell’IRA” nonostante abbia partecipato a negoziati fra l’IRA e il governo britannico all’inizio degli anni ’70.
“Prima di poter davvero fare un passo avanti in questo campo dobbiamo ancora affrontare diversi problemi. Stiamo cercando verità e giustizia o anche questioni più ampie? Per il beneficio di chi inizieremmo un processo di ricerca della verità, per coloro che più hanno sofferto la violenza o per permettere alla società di andare avanti? Se riusciamo a trovare un accordo su questi punti allora forse possiamo andare avanti davvero.”
“Ma se gli ex terroristi si sentono in colpa perché hanno le mani sporche di sangue, non è che un riflesso della condizione umana di fronte all’inumanità delle loro azioni, e l’unico rimedio è la legge”.
Racconta poi un episodio del quale è stato testimone come responsabile per le vittime del conflitto, di un caso in cui, vent’anni dopo un attentato fallito per paura, l’attentatore si è scusato con la sua vittima. “Se gli individui coinvolti lo desiderano, ritengo che sia assolutamente possibile che il contatto avvenga privatamente, senza essere esposto al giudizio pubblico. Se la vittima e il carnefice in quel caso specifico sono riusciti a sedersi e risolvere la questione, e se per loro ha funzionato, io non sono nessuno per dire che ciò non possa avvenire”, ha concluso.

5 commenti

  • Questa è la quadratura del cerchio, col lupo che fa l’agnello.
    E quale senso di colpa? Senso d’orgoglio casomai!

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    • Ecco, la tua è la metafora che cercavo: perché al di là delle mie idee, che sono ovviamente opposte a quelle di Elliott, io trovo semplicemente disgustoso che fra tutte le sue iperboli e i suoi giudizi distorti non abbia avuto la decenza di citare almeno una volta le controparti lealiste dell’IRA. Ovvio che non lo abbia fatto; ma se non ha la decenza di tacere e vuole fare il buonista, almeno dovrebbe averla per farlo fino in fondo. Tanto non mi pare abbia problemi a gettare parole all’aria…

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  • Riccrdo Rinaldi

    Costui non ha evidentemente rimorsi per le vessazioni e sopraffazioni che la sua parte politica e pseudo-religiosa/confessionale ha inferto all’altra parte degli abitanti dell’isola, in una sorta di apartheid.
    Chi si è ribellato a questo stato di cose ne aveva pienamente il diritto, qualunque mezzo abbia usato. Il sangue versato ricada sugli orangisti e sul governo dell’altra isola di fianco.

    Ciò detto, Elena, hai l’avatar più bello che io abbia mai visto!!!

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