McGURK’S BAR. BAGGOTT ‘DISPIACIUTO’ CHE LA SUA PRESA DI POSIZIONE ABBIA CAUSATO RABBIA

Attaccato dalle famiglie delle vittime quando aveva rifiutato di accettare le scoperte del Police Ombudsman sugli errori investigativi nel caso del McGurk’s Bar, ora il Chief Constable della PSNI si dice ‘dispiaciuto’ di aver provocato altro dolore, ma ribadisce le sue convinzioni
Un’indagine condotta dall’ufficio di Al Hutchinson, pubblicata qualche mese fa, ha portato alla luce gravissimi pregiudizi investigativi adottati durante le prime indagini sull’attacco al McGurk’s Bar, tragedia nella quale persero la vita quindici persone. I detective che se ne occuparono, infatti, attribuirono la responsabilità della strage ai paramilitari repubblicani, mentre si trattava invece di un’azione lealista. Matt Baggott non aveva esitato a rifiutare le scoperte di Hutchinson, scatenando una reazione furiosa da parte dei familiari delle vittime, che avevano minacciato di procedere contro di lui per vie legali. Ora si definisce “dispiaciuto” e si scusa: “Qualunque sia la mia opinione in proposito, ciò non toglie nulla al dolore delle famiglie. Ma non potevo trovarmi d’accordo. Non posso, in tutta fermezza, concordare con un giudizio del quale non vedo prove, e che non so come sia stato formulato”.
Si esprime poi sulle ripetute tempeste che si sono abbattute recentemente sul Police Ombudsman Office, e che hanno portato Al Hutchinson alla decisione di rassegnare prematuramente le dimissioni, anticipandole di sei mesi, dopo che il suo operato era stato giudicato “disfunzionale” da un durissimo rapporto del Criminal Justice Inspection. “Non bisogna dimenticare che è stato Hutchinson stesso a richiedere un’indagine sul lavoro del proprio ufficio”, dichiara Baggott. “Se si è a capo di un’organizzazione soggetta a gravi critiche, c’è il rischio che la fiducia vacilli. E una gran parte di quelle critiche erano state incoraggiate da Al stesso: aveva invitato le persone a guardare con occhio critico il suo ufficio, e per questo serve un’enorme forza. Quindi, dobbiamo fare attenzione, quando incoraggiamo sfide e critiche che poi finiamo per condannare anziché elogiare, a trovare la volontà di fare un passo indietro, rivedere la situazione e poi andare avanti”.