EURO 2012. UDA: “DISASTROSE RIPERCUSSIONI” PER IL TRIBUTO A LOUGHINISLAND

Aspra polemica lealista sulla decisione della Football Association of Ireland e della UEFA di accordare il permesso alla squadra della Repubblica d’Irlanda di indossare fasce nere a lutto durante la partita del 18 giugno, anniversario dell’attentato di Loughinisland

Quando i paramilitari lealisti dell’UVF (Ulster Volunteer Force) irruppero nell’Heights Bar (Loughinisland, Co. Down) il 18 giugno 1994, uccidendo sei civili Cattolici, era in corso la Coppa del Mondo, e giocava l’Irlanda contro l’Italia: il 18 giugno di quest’anno, diciotto anni dopo, la nazionale irlandese giocherà la stessa partita indossando fasce nere a lutto in ricordo delle vittime della strage, rimasta impunita.

Ma i lealisti insorgono: “È la ricetta per un disastro”, sono le parole di Jackie McDonald, leader dell’UDA (Ulster Defence Association) di South Belfast, che si augura che le sue rimostranze “giungano all’attenzione” del Taoiseach Enda Kenny “nella speranza che la FAI riconsideri la decisione”.

“Se la squadra dell’Irlanda del Nord indossasse fasce a lutto in ricordo delle vittime dell’attentato di Shankill, quale effetto avrebbe? Lo sport è sempre stato un’area neutrale”, continua in una dichiarazione al Belfast Telegraph, “qualcosa che possiamo sfruttare per unire le persone, come è stato fatto per molti anni. Ma se la squadra della Repubblica indosserà fasce a lutto per commemorare uno specifico episodio, metterà una pressione insostenibile a chi lavora per entrambe le comunità e su entrambe le sponde del confine. Le ripercussioni saranno disastrose: porterà la politica nello sport.”.

Anche Winston ‘Winkie’ Rea, figura chiave della leadership lealista che portò al cessate il fuoco del 1994 (appena quattro mesi dopo la strage di Loughinisland), ha dichiarato di ritenere la decisione della FAI “sbagliata”, e spera che “in futuro lo sport non sarà più contagiato dalla politica”: “Ci porta indietro anziché spingerci a guardare al futuro”, ha continuato. “Con il più profondo rispetto per le famiglie di coloro che persero la vita quel giorno, è una decisione orribile”.

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13 commenti

  • Riccardo Rinaldi

    Questi signori vadano a farsi fottere.

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  • Gianluca Cettineo

    Ovvio che protestino, sono consapevoli di come il calcio sia un mezzo che arriva a moltissima gente, guardando la partita tantissima gente saprà del perche, tramite i telecronisti, l’Irlanda indossi il lutto al braccio, anche questo è un modo per informare, e questa gente, lo si sà, ha paura della verità, perche sanno, qunto illegale oppressivo ed illeggittimo sia il sistema che sostengono ed al quale appartengono.

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  • Gianluca Cettineo

    Bah, parleranno di protestanti che uccidono cattolici e nessuno ci capirà un cazzo come succede da 40 anni….

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  • secondo me allora si dovrebbe usare il lutto al braccio x ogni vittima innocente del conflitto.pur essendo vicino alla causa nord irlandese(vero sara? e scusa tutto questo periodo di silenzio),la sporca guerra,come lo sono tutte le guerre e specialmente quelle civili,ha lasciato sul campo innocenti da 1 parte e dall’altra.e tutto questo senza dimenticare secoli di occupazione e soprusi contro la comunità cattolica.La medicina più giusta x lasciarsi alle spalle tutto quell’odio e quella violenza è cercare di convivere pacificamente senza rimestare continuamente nel torbido.sarebbe più giusto allora,quando si incontrano squadre o nazionale inglese,indossare in quel caso la fascia nera al braccio.tanto se aspettiamo ke i nostri giornalisti ci spieghino prima di italia eire il motivo del lutto al braccio stiamo freschi:già non capiscono 1 cazzo di calcio(scusate il francesismo!!!!),pensate di storia del conflitto nordirlandese.dia duit

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    • beh guarda dove non sono arrivati i giornalisti è arrivato google….più di 1800 i contatti oggi, di cui 1300 che si son chiesti il perchè del lutto al braccio dell’eire

      (p.s. perdonato per il silenzio 🙂 )

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      • Gianluca Cettineo

        Il telecronista Italiano, ha parlato di 6 tifosi uccisi durante la partita Italia EIRE per i mondiali usa 94 nella cittadina di Lughinisland……sembrava parlasse di uno scontro tra tifoserie allo stadio…..

        Oldboy….lasciarsi alle spalle 40 anni feroce repressione è durissima, poi lo si sa, queste vicende si radicano di generazione in generazione nella società, e divengono parte del dna e della cultura di un popolo….se poi vogliamo guardare più nello specifico, a guardare quello che succede a luglio e in molte altre occasioni in nord irlanda ed in altre parti del regno unito non tutto è acqua passata…..anzi…..la fascia in segno di lutto è stata richiesta per la pura coincidenza temporale di quel massacro con la partita di ieri, stesso giorno stessa partita….questo ha spinto i familiari delle vittime alla richiesta…….ci puo stare….

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  • ….prima di luglio staremo a vedere se il Tour of the North passerà indenne…

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  • caro gianluca vedi ke vieni al mio discorso dicendo ke il giornalista ha parlato di 6 morti come se fossero stati scontri allo stadio fra ultras irlasndesi e italiani?x quanto riguarda i 40 anni di repressione britannica penso ke ti sei tenuto abbastanza stretto a livello temporale:se parli dei troubles ha 1 senso,ma la dominazione britannica in quelle terre ha fatto danni per secoli.io non voglio fare la madre teresa dei poveri,ma volevo solo dire ke se non si comincia a buttarsi alle spalle il passato,qwuella gente non proverà mai a convivere seriamente ed in maniera pacifica.anch’io penso ke ancora c’è molto da fare,ma 1 giorno si dovrà pur cominciare,anke se il periodo delle marce orangiste è alle porte.speriamo bene…….l’odio genera solo altro odio

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    • Gianluca Cettineo

      Ah si io parlavo della situazione nell’Ulster, se guardiamo dal 1200 in poi, a maggior ragione si puo comprendere il rancore tra le due comunità. Vedi però, c’è una sostanziale differenza tra queste due culture,una volta proclamata la repubblica, ha abbracciato e rispettato nella propria identità nazionale entrambi gli schieramenti, tanto che la bandiera irlandese nei suoi colori richiama il il repubblicanesimo e l’orangismo…. una volta chiusi i confini in Irlanda del Nord, hanno da subito cercato di estromettere la comunità “io la chiamo autoctona” dalla vita politico sociale del paese, proseguendo nei decenni a venire con la collaborazione di forze di sicurezza e servizi segreti britannici tramite omicidi, sfratti, disoccupazione mirata, leggi repressive…..ora arriveranno le marce orangiste, e questa gente ancora una volta avrà esprimerà tutta la propria arroganza e tutto il proprio odio verso la comunità repubblicana,essi non tengono nemmeno in considerazione l’altra comunità, se loro vogliono passare per Garvaghy Road lo fanno con il motto “my country my choise” sarò anche tacciato d’estremismo, ma con questa gente non si puo discutere, si puo solo odiare….e credo sia comprensibile e pure legittimo. Gli accordi di pace sono solo una farsa un presa in giro, il Sinn fein ha perso la via, il RUC ha solo cambiato nome, l’Irlanda ha rinunicato al proprio articolo sull’indivisibilità dell’isola e un eventuale referendum sancirebbe solamente il risultato, di un sistema inizialmente coloniale, e in seguito altamente repressivo, che ha portato come unico risultato all’instaurarsi di una maggioranza britannica che si è insediata e ha formato un vasto tessuto sociale e politico in appoggio alla corona nelle sei contee nei secoli a venire. L’odio genererà solo odio, ma in determinate situazioni è inevitabile che non ci sia….

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  • …e non si scorge alcuna via di uscita, che non comprenda il piegarsi a 90°. E la gente inizia a non accettare più questo compromesso sempre solo ed esclusivamente unilaterale

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